domenica 7 febbraio 2010

Dialogo sulle superfici

-Parte Prima e Ultima-
Più le esperienze appaiono complesse, sbiadite e inestricabili, più le apprezzo a brevissimo termine. Diapositive viventi e dimenticate...La superficialità è un mestiere. Non dico un'arte, ma piuttosto la capacità lestofante nel non lasciarsi catturare dai sensi più di un attimo, evitando di sprofondare nelle viscere calde di una frequentazione, un istante intellettualmente provocante o un'amicizia eternizzata più con la passione e con la costanza...D'altronde, investire molto tempo su una o più circostanze, significa avere tanto da recriminargli. E sarebbe opportunissimo indirizzare le nostre lamentele verso chi vorremmo le ascoltasse.
Vuoto a perdere, spazio guadagnato.